LE APNEE OSTRUTTIVE
cosa sono?

Le apnee ostruttive sono un problema spesso sottovalutato e sono circa 6 milioni i potenziali malati di OSAS in Italia. La sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, altrimenti definita OSAS dall’acronimo inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome, è una patologia che può provocare svariati effetti collaterali, talvolta molto gravi, a carico dell’apparato cardiovascolare e metabolico.

Il primo indizio per riconoscere questa patologia è il fastidioso e assai comune russamento,
ma anche la sensazione di stanchezza al risveglio, la sonnolenza diurna,
la scarsa produttività sul lavoro e il rischio di addormentarsi improvvisamente.
Tutto questo rappresenta però solo la punta dell’iceberg di un problema ben più grave,
quello delle apnee ostruttive del sonno.
Poche persone infatti sono consapevoli che questi disturbi sono proprio la diretta conseguenza di un sonno continuamente interrotto dai risvegli causati dall’ostruzione delle vie aeree.

A soffrirne maggiormente sono spesso gli uomini anche se il problema, in percentuale inferiore, coinvolge anche le donne specialmente dopo la menopausa.
Cosa fare dunque per curare questa patologia? Le farmacie traboccano di offerte anti russamento, ma gli esperti sanno che sono solo soluzioni palliative.
Come diagnosticarla? Il primo passo è eseguire un esame del sonno, la polisonnografia, che può essere effettuato sia in ospedale che a casa propria con uno strumento che misura vari parametri vitali, individuando quantità, durata e gravità delle apnee durante il periodo di sonno.

Una volta accertata la presenza di apnee dallo specialista del sonno – pneumologo, otorino, neurologo – la terapia in genere segue varie strade a seconda della gravità riscontrata.
Migliorare lo stile di vita è al primo posto nell’elenco dei rimedi: adottare un’alimentazione corretta e sana, ridurre il consumo di alcolici, non fumare e avere dei ritmi di vita meno stressanti, rappresentano punti fondamentali per un approccio iniziale alla terapia.

Se l’indice di OSAS è tra lieve o moderato, l’odontoiatra ha un ruolo importantissimo:
con un avanzatore mandibolare su misura (Mandibular Advancement Device – MAD)
crea spazio alle vie aeree per favorire una respirazione ottimale.
Se invece il livello è grave la soluzione è rappresentata dalla C-PAP ovvero uno strumento che eroga alti flussi di aria che superano l’ostruzione; l’odontoiatra è lo specialista cui rivolgersi con fiducia per sottoporgli quesiti e dubbi riguardanti problematiche del sonno.

Impatto Sociale

Il costo sociale della sindrome OSAS è molto alto: si pensi agli incidenti stradali causati dalla carenza di sonno, dalle patologie cardiovascolari e metaboliche ad essa correlate. E’ per questo che alcuni parlamentari stanno lavorando per riconoscerla come malattia cronica.

“L’OSAS è frequentemente associata, e spesso ne è la causa, alle malattie riconosciute come le principali cause di morte ed è per questo associata a una ridotta aspettativa di vita ed è inoltre causa di circa il 7 per cento di tutti gli incidenti stradali. L’OSAS può essere presente già in età pediatrica; tra i 40 e gli 85 anni, la sua prevalenza è del 49,7 per cento nel sesso maschile e del 23,4 per cento in quello femminile, con valori più alti dopo la menopausa.” Queste le parole della parlamentare Boldi durante la risoluzione tenutasi davanti alla Camera dei Deputati nello scorso 2019 in cui chiede “iniziative per inserire l’OSAS nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti e nei livelli essenziali di assistenza”.

E’ importante dunque iniziare a considerare l’esistenza della malattia e, in presenza di sintomi quali quelli sopra descritti, diagnosticarla ed intervenire immediatamente con terapie mirate.